Come dice il nome, la Grecia è il paese d’origine di questo vitigno, che verrà coltivato in molte parti dell’Italia centro-meridionale. In Emilia, prendendo il nome di Pignoletto troverà un habitat perfetto nella fascia collinare e pedecollinare tra Modena e Bologna, tanto che se ne hanno notizie certe fin dal 1600.
Però del Pignoletto ci interessa soprattutto la versatilità, poche uve possono, sullo stesso territorio, dare vini frizzanti di pronta beva, ma anche vini bianchi fermi di bella struttura e longevità, per passare poi ad importanti passiti.
Questo perché ci troviamo in presenza di un vitigno che riesce a coniugare una bella parte aromatica, tanto che in passato lo si riteneva derivante dal Riesling o dal Pinot Bianco, con una componente tannica e polifenolica da grande vino.
Tutto questo lo ritroviamo nel nostro Pignoletto spumante Modén e in parte anche nel Blanc de Blanc, dove il terroir particolare della zona di Castelvetro, tra pianura e collina, esalta la vena fresca e fruttata, che invita al sorso, mantiene sempre la tensione e rende il vino veramente appagante, nonché aperto a molti abbinamenti che sarebbero difficili per altri spumanti aromatici.